U. E.: DA SCHULZ ALTRA TEGOLA SU BERLUSCONI, E' STATO LUI A DIRE 'NO' A D'ALEMA 'MR PESC'
(ASCA) - Roma, 23 nov - E' stato il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi a chiedere ai suoi colleghi conservatori europei di far cadere la candidatura di Massimo D'Alema a Mr Pesc, il nuovo ministro degli Esteri europeo cosi' come previsto dal Trattato di Lisbona. Lo afferma in un'intervista a Repubblica Martin Schulz, capogruppo della formazione S&D al Parlamento europeo.
Il governo italiano ''non ha mai ufficialmente proposto il nome di D'Alema. E questo e' un fatto'', chiarisce Schulz che in questi giorni, dopo la designazione della semisconosciuta britannica Catherine Ashton alla carica di Alto rappresentante per la politica estera europea, e' oggetto di critiche e attacchi politici.
Schulz, replicando al ministro degli Esteri Franco Frattini che ha accusato i socialisti di aver mollato D'Alema, afferma che ''e' ridicolo'' dire questo. ''Se lo volevano davvero sostenere - chiede - perche' non lo hanno fatto?''.
Il capogruppo socialista si dice poi convinto che se Berlusconi avesse ufficialmente proposto il nome dell'ex premier le cose sarebbero andate diversamente. ''In fondo - dice - la scelta delle nomine spetta ai governi. E D'Alema non aveva un governo che lo sostenessse. Al contrario - rivela Schulz - mi risulta che Berlusconi abbia contattato alcuni primi ministri conservatori per chiedere di far cadere la candidatura di Massimo dicendo: non mettetemi in condizione di dire di si' a D'Alema. Mi risulta - aggiunge Schulz - che si sia espresso cosi' anche alla cena a Berlino, in occasione dell'anniversario della caduta del muro''.