Trans, droga e affitti in nero nei tuguri abusivi
ROMA - Illegalità diffusa ovunque: trans brasiliani clandestini, prostituzione, droga ma anche chi sfrutta questa situazione. Sono i tanti proprietari degli scantinati trasformati in mini appartamenti. Gente che incassa gli affitti e non paga le tasse, che ha trasformato abusivamente le cantine in barba a qualsiasi regolamento comunale. Squallidi punti dove occasionalmente c'è chi vende il proprio corpo, chi usa sostanze stupefacenti e chi si ubriaca.
Chi viene sfrattato, come Brenda: sfratti sulla parola perché non c'è traccia di contratti di affitto o di una minima forma di legalità. Sarebbero dei pazzi i proprietari delle cantine a denunciare l'affidamento di un immobile a un clandestino anche perché regolarizzando il contratto dovrebbe automaticamente pagare le tasse e si scoprirebbe l'abuso edilizio.
Chissà se ora che c'è un morto (incidente o omicidio che sia) qualcuno aprirà il velo su questa condizione di illegalità o continuerà a chiudere un occhio.
In Campidoglio, Francesco Storace (leader della Destra) sembra per ora l'unico a sollevare il problema: «Da un mese aspetto risposte alle mie domande. Chiedo al sindaco se ha intenzione di verificare sia dal punto di vista urbanistico che legale quanto sta accadendo dalle parti di via Gradoli o via Due Ponti. E' un mese che aspetto ma nessuno sembra interessato a rispondermi».