TERREMOTO: A 29 ANNI DALLA TRAGEDIA DELL'IRPINIA I GEOLOGI SI RITROVANO OGGI A NAPOLI

Pubblicato il da MarDi

(IRIS) - ROMA, 22 NOV - La sera del 23 novembre 1980 una scossa di terremoto di magnitudo 6,9 della scala Richter, fece tremare l'Irpinia fino alla Basilicata. L'epicentro fu individuato nel comune di Conza della Campania, in provincia di Avellino.
Morirono 2.914 persone, mentre i feriti furono 8.848. Gli sfollati furono 280.000 e i danni registrati ammontarono a 30 mld di euro. A distanza di 29 anni da quella tragedia geologi ed esperti ne parleranno il 23 novembre prossimo, a Napoli, per dettare nuove linee su come si deve e si può "Costruire e conservare in area sismica" alla luce delle più moderne tecnologie e, soprattutto, delle Nuove Norme Tecniche. La Conferenza Internazionale sui terremoti promossa dall'Ordine dei Geologi della Campania e si terrà nella sala delle conferenze dell'Università Federico II, a Fuorigrotta e  vedrà la partecipazione di esperti italiani e stranieri di fama mondiale, come il geofisico giapponese Kojiro Irikura dell'Aichi Institute of Technology Disaster Prevention Research Center del Giappone. "Il summit vuole mettere sul tappeto una questione cruciale. Bisogna puntare alla prevenzione ma con logiche diverse che mirano a mappe più dettagliate, alla microzonazione, per conservare il costruito e realizzare le nuove costruzioni con criteri più strutturati di come si è fatto fino ad ora" afferma il presidente dell'Ordine dei Geologi della Campania, Francesco Russo. "E' giunta l'ora di cambiare la logica sui rischi legati al territorio - prosegue Russo -  perché la prevenzione non solo fa risparmiare insostituibili vite umane ma anche ingentissime risorse che ogni anno vengono poi sottratte ai cittadini per le ricostruzioni".
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