Storace ("La Destra") su Marrazzo, Fini, Alemanno e Bersani.
Francesco Storace, segretario de La Destra, commenta l’accordo per presentarsi assieme al Pdl alle regionali, sostenendo che «sul territorio i numeri contano, caduti i veti non si vedono motivi per non andare insieme alle elezioni».
Intervistato per il mensile Pocket, Storace sottolinea che «per noi sono stati due anni molto duri», ma «il fatto che nonostante tutto la Destra abbia resistito, ha fatto ricredere molti». Parlando della propria regione, Storace avverte però che «riprendere il Lazio non sarà così facile come sembra. Vedo tanto ottimismo in giro, ma la regione bisogna conoscerla bene per conquistarla. Ho grande stima e simpatia per Augello, ma la Polverini è un’ottima candidata. Anche Tajani è un candidato roccioso».
Quanto a Piero Marrazzo, Storace si dice “indignato” dall’ ipotesi che possa riprendere il lavoro alla Rai. «Il caso Marrazzo non dimostra che io sono stato il miglior presidente, ma certo prova che non sono stato il peggiore. Inoltre fra i tanti difetti che mi riconosco non c’è quello di drogarmi. E nemmeno – afferma Storace – di andare coi trans».
Nell’intervista, il Segretario Nazionale de "La Destra" parla anche di Gianfranco Fini (che «non capisce che il presidente della Camera non è parte della contesa politica, deve estraniarsene»), di Gianni Alemanno (che “deve fare bene il sindaco, non per un mandato, ma per due», e per questo «dovrebbe dare una sistemata alla sua squadra») e di Pierluigi Bersani (che “può rianimare le truppe” del Pd). (fonte:www.storace.it)