Saglia: «Se il prezzo della benzina aumenta è anche colpa degli italiani». Sarà vero?
(ASCA) - Roma, 9 dic - ''Non ho paura di essere impopolare.
Il caro benzina e' anche colpa degli italiani 'bambini' viziati. Certamente, la responsabilita' si divide tra i produttori, i distributori ma anche i consumatori hanno le loro colpe''. Il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia ospite del programma tv KlausCondicio condotto da Klaus Davi indica anche nelle cattive abitudini degli italiani una delle responsabilita' per il caro benzina.
''Abbiamo il prezzo della benzina piu' alto rispetto agli altri paesi europei perche' siamo viziati. Gli italiani non hanno voglia di avere il self service e di fare da se', ovunque possono si fanno servire. Ci sono addirittura immigrati che prendono un euro di notte per farci benzina, se lo facessero in Inghilterra non se li filerebbe nessuno.
Perche' in Italia si ? Sono molto convinto di questo perche' noi siamo veramente un popolo di viziati. Noi vogliamo la benzina seduti, nella nostra poltrona, nella nostra macchina, non vogliamo scendere e la vogliamo pagare di meno. Non mi preoccupa se questa affermazione e' impopolare, pero' e' la verita'''.
Sul capitolo carburanti, il sottosegretario Saglia annuncia la presentazione di un progetto di riforma entro l'anno. ''Vorrei riuscire, prima di Natale, a presentare una riforma di sistema dei carburanti attraverso anche un disegno di legge. Diciamo che per Natale possiamo solo chiedere loro, prezzi e dati alla mano, di comportarsi correttamente. Il prezzo della benzina sale perche' c'e' la speculazione. La crisi e' nata per un problema finanziario di strumenti slegati dall'economia reale. Questi strumenti finanziari, che prima speculavano sui settori immobiliari, oggi lo fanno sulle materie prime, e il petrolio e' il principale soggetto di questa speculazione. Quindi, i caimani di Wall Street sono ancora al lavoro. I petrolieri sicuramente non vengono aiutati da questa speculazione internazionale, ma ci marciano quando fanno corrispondere la speculazione ai prezzi reali per il consumatore''.
Saglia inoltre afferma che ''i governi sono impotenti di fronte alla lobby della benzina, queste sono piu' potenti perche' hanno una capacita' di intervento transnazionale, cioe' sono delle grandi compagnie multinazionali''. ''Ho proposto di creare una borsa europea del petrolio perche' il problema e' che oggi, i paesi produttori Opec hanno un loro strumento per ricattare il mercato, mentre i paesi non Opec hanno altri strumenti. Gli unici che non ne hanno sono i consumatori e siccome ormai i paesi europei sono tutti consumatori, farebbero bene a fare una borsa che sia slegata dalla borsa di Londra e dalla borsa internazione, da Wall Street. Questo ci permetterebbe di scambiare, magari in futuro, il prezzo del barile in euro e non in dollari''.