Rutelli: «Ora aspetto Fini, è naturale l'approdo verso un altro schieramento politico»
Roma, 8 dic. (Adnkronos) - "Io ingenuo su Fini? Mi chiedo se non sia ingenuo lui". L''ingenuità'' di Gianfranco Fini, secondo Francesco Rutelli (nella foto), sta nel non aver ancora ammesso le distanze che lo separano dal Pdl e dalla attuale coalizione di centrodestra. "Pensa di continuare a lungo ad essere una delle più amate icone della sinistra e puntare ad ereditare la guida del centrodestra?''.
''A mettere in campo una rottura profonda, direi quotidiana, con il premier - osserva Rutelli- e costruire la futura leadership del Pdl? Da ex coautore della legge Bossi-Fini, a dissociarsi quotidianamente da Bossi, a partire dai temi dell`immigrazione, restando tutt`uno con la Lega?".
In un'intervista al 'Sole 24 ore', a pochi giorni dalla kermesse di Parma per il lancio di Alleanza per l'Italia, Rutelli torna a rivolgersi a Fini: "L'approdo verso un nuovo schieramento, dopo questa 'guerra dei 15 anni', è praticamente naturale. Io non dico nulla di più. Aspetto".
Rutelli parla poi del suo progetto: "Sono per la democrazia dell'alternanza e noi dell'Alleanza per l'Italia non immaginiamo un centro che vada una volta di qua e una volta di là. Ma il fallimento di questo bipolarismo italiano è evidente, perché è dominato dalle estreme".
Quanto ai sondaggi che escludono spazi per manovre esterne allo schema bipolare: "Non colgono il maremoto imminente. C'è un grandissimo spazio per una diversa offerta politica: lo vediamo chiaramente sui territori".
Rutelli, infine, conferma di non aver alcun rimpianto per aver abbandonato il Pd: "Vedere i leader sfilare a Praga, al congresso dei socialisti europei, dimostra che si e' tornati indietro. Questo non consentira' di mantenere all'interno dei democratici molti di coloro che si ritrovano nella cultura liberale o cattolica".