Rotondi contrario alla pausa pranzo? Ma ha mai lavorato?
La pausa pranzo fa male al lavoro. Parola di Gianfranco Rotondi, secondo il quale "rovina" anche l'armonia della giornata.
Oramai siamo abituati a queste sortite giornaliere. A ritmo quotidiano ne sentiamo una diversa. Nemmeno il tempo di digerire lo "stronzo" rivolto(ci) da Fini a chi non la pensa come lui sugli immigrati, che dobbiamo segnarci sul notes un'altra grossa cavolata. Perchè di cavolata si tratta.
Così, per gli amanti anoressici e per chi è contrario ai due pasti quotidiani, arriva il suggerimento del Ministro per l'attuazione del programma di Governo che prima postata su youtube, poi rimbalzata sui media è destinata a provocare polemiche. A partire dalle pagine del nostro giornale online.
Dice il Ministro, per nostra fortuna, che questa è solo una sua considerazione e che non è (ancora?) una proposta di legge. A Rotondi, insomma non gli è «mai piaciuta questa ritualità che blocca tutta l'Italia all'ora di pranzo». «Non ho fatto nessuna proposta di abolire la pausa pranzo, ho solo detto che io l'ho abolita da vent'anni e lo stesso consiglio a tutti, perché quella è l'ora in cui si lavora meglio».
Prima di chiudere questo articolo, vorremmo che qualcuno fugasse alcuni dubbi che intanto ci sono sorti. Innanzitutto, Rotondi ha mai lavorato? La seconda domanda ha carattere più umanitario: possibile che abbia così poca considerazione dei lavoratori e che tutto ciò che è un loro diritto diventa un fastidio?