Nuove torture: le bile d'orso in Cina per curarsi dalle malattie
di Antonio Fanzio
Da 3.000 anni la medicina tradizionale cinese (TCM) prescrive i derivati della bile d'orso a scopi curativi. La bile d'orso contiene infatti un principio attivo noto come acido ursodeossicolico (UDCA), alla cui ingestione si attribuiscono riduzione della febbre e delle infiammazioni, effetto protettivo sul il fegato, miglioramenti della la vista ed eliminazione dei calcoli biliari. La medicina tradizionale cinese utilizza annualmente un totale di 500 chilogrammi di bile, ma oggi se ne producono oltre 7.000 chilogrammi, la maggior parte dei quali destinata a soddisfare la richiesta di prodotti che ne contengono dei derivati, quali vini, tonici e colliri. Una ricerca ha rivelato che in Cina, gli orsi vengono chirurgicamente mutilati e 'munti' ogni giorno per estrarre loro la bile. Tali orsi sono rinchiusi in gabbie di 0.8m x 1.3m x 2m, cioè uno spazio all'interno del quale un orso può difficilmente muoversi, sedersi , o persino rigirarsi. I pavimenti delle gabbie sono realizzati con sbarre di ferro, di modo che gli animali non possono stare in posizione eretta o stendersi su un pavimento stabile. La maggior parte degli esemplari in questi allevamenti presentava lesioni alla testa, alle zampe ed al dorso, provocate dal ripetuto sfregamento contro le sbarre della gabbia. I cuccioli di orso nati nelle fattorie vengono portati via alle loro madri all'età di tre mesi. Dopo circa un anno e mezzo, finiscono i giorni delle esibizioni del cucciolo. Da allora fino a tre anni, la crescita viene incoraggiata e spesso una gabbia di a 1.6m x 1.6m x 2.6m è fornita fino a che l' orso non raggiunga tre anni. Durante questo periodo, due orsi possono essere messi in gabbia insieme. Quando l'orso ha terminato il suo sviluppo, l'estrazione della bile può cominciare. L' orso è trasferito in una gabbia molto più piccola che non può facilitare alcun movimento, per rendere la "mungitura" due volte al giorno più facile. Per maggiori informazioni |