Lamezia: CasaPound e FiammaTricolore denunciano l'abusivismo nella città della Piana frutto di clientele

Pubblicato il da A tutta destra

Lamezia Terme - Anche i componenti lametini della Fiamma Tricolore intervengono sulla incresciosa e grave situazione creatasi a Lamezia l'abusivismo edilizio. Un abusivismo che a Lamezia ha radici antiche, rivenienti da acquiescenza e da ricerca di clientela, da inganni, raggiri e perseguimento di poltrone, azioni messe in atto negli anni da intere classi dirigenti corrotte e corruttrici. E dove erano fino a ieri quelli che oggi cercano l'aiuto di Maroni, dopo che questa tragedia si è già verificata, mentre molto più concretamente si cercano strade alternative – sospensiva dei provvedimenti – che possano contemperare gli interessi ed i diritti di tantissimi cittadini che, comunque, non è giusto dipingere tutti come mafiosi e delinquenti abituali. C'è poi chi cerca di farsi giustizia da sé, come l'aggressione verso il Sindaco - cui siamo solidali -- dimostra, ma che è causata solo dalla disperazione di povera gente e non, come qualcuno vuol far credere, dal fatto che i calabresi, per l'ennesima volta, rifiutano qualsiasi approccio alla legalità.
Per Casa Pound, è' iniziata la demolizione delle case abusive nel territorio lametino, gli uomini del genio militare con i mezzi dell'esercito in queste ore stanno procedendo alla demolizione di numerose abitazioni. "Urge una soluzione immediata per chi resta senza un tetto, bisogna sospendere le demolizioni degli stabili abitati come prima casa''. Lo dichiara Mimmo Gianturco, responsabile regionale di Casapound Italia.
"Esprimiamo la nostra solidarietà – afferma Mimmo Gianturco - nei confronti di quelle famiglie che si vedranno demolire la propria abitazione. Queste costruzioni sono state si edificate in maniera illecita e senza rispettare alcun canone di diritto urbanistico, ma in quegli anni gli organi preposti al controllo, non hanno fatto nulla per impedire il propagarsi dell'edilizia abusiva in città, anzi in molti casi si è fatto finta di nulla, chiudendo un occhio e illudendo quelle famiglie con futuri condoni e permessi. La politica ha le sue responsabilità è ora non può far pagare solo quelle famiglie. È inconcepibile vedere buttare giù delle case in questo periodo di grossa emergenza abitativa". E per la Casa della Legalità e della Cultura «se da una parte si plaude al ripristino della legalità in queste zone, dall'altra ci sono alcune considerazioni che non possono essere evitate». «Riteniamo giusto punire chi ha sbagliato, ma riteniamo altrettanto giusto - affermano -effettuare una differenza tra chi ha costruito per necessità e chi lo ha fatto per business, tra chi ha costruito senza il rispetto delle norme sismiche o in zone geologicamente instabili e chi invece ha edificato a norma, tra chi ha occupato demanio pubblico e chi ha tirato su un'abitazione nella propria terra con tanti sacrifici, tra la povera gente e la famiglia mafiosa che nella casa abusiva ha visto, ancora una volta, un modo per dimostrare la propria forza e la propria impunità». Al sindaco Gianni Speranza va «la nostra piena solidarietà - sottolineano -per l'aggressione subita. Si può condividere o meno quello che sta accadendo, ma non si può assolutamente cadere nel gioco della violenza soprattutto nei confronti di chi in questo momento non ha colpe, anzi si trova ad eseguire sentenze ormai definitive»;.
Il coordinatore cittadino del Pdl Luigi Muraca esprime la solidarietà di tutto il Pdl cittadino «alle famiglie raggiunte dai provvedimenti di demolizione, in esecuzione in questi giorni». «Si tratta di vicende umane di veemente drammaticità che, senza entrare nel merito degli atti giurisdizionali che le hanno generate, interrogano profondamente il mondo politico e le istituzioni in ragione della grave situazione sociale che divampa in città».« Rispetto a tale condizione, non ci può essere - sostiene - indifferenza o greve speculazione politica o, addirittura, fantasiose ipotesi atte a coinvolgere qualche avversario politico. Il Pdl è disponibile a confrontarsi con i partiti e le Istituzioni». Per De Biase (Pdl) «è lungo l'elenco di coloro che a ragion veduta hanno espresso solidarietà al Sindaco della città per quanto di increscioso gli è accaduto sul grave problema delle demolizioni delle abitazioni-. Per l'intanto credo che nel pubblico incontro erano presenti sicuramente le forze dell'ordine e se hanno visto qualcosa, non credo che stavano fermi senza battere ciglio. Pur tuttavia, se è vero quanto accaduto nei riguardi del Sindaco è certamente condannabile. Ma se la questione non è così e oramai la notizia ha acquisito risalto nazionale, ritengo che sia ingiusto penalizzare ancora una volta questa città, che si presente agli onori della cronaca, prevalentemente per cose negative-Sicuramente oggi c'è, che a Lamezia sta accadendo, per la prima volta nella sua storia, che si stanno distruggendo case, soprattutto di povera gente, che sicuramente protesta con dolore, ma che nulla hanno a che vedere con proprietari di complessi di speculazione edilizia». Per il Nuovo Psi, «il fenomeno dell'abusivismo a Lamezia è storia lunga, dovuta soprattutto a sviste e leggerezze delle amministrazioni che si sono succedute e che hanno ritenuto di poter coltivare a tempo indeterminato soluzioni sanatorie che alla fine accontentassero tutti, pur se con qualche scossa controllata. I socialisti del Nuovo Psi, sempre sensibili alle problematiche socio-psicologiche del bisogno e di quelle dei ceti sociali meno abbienti, si attiveranno con tutte le loro rappresentanze ai diversi livelli della politica per contribuire alla ricerca delle più opportune soluzioni. Nel frattempo promuoveranno un incontro di tutte le forze politiche del Pdl per affrontare il problema». (autore:Gazzettadelsud.it; fonte:lameziaweb.biz/)

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