La Russa sulle truppe in Afghanistan: «Il numero dei militari è ancora da definire»
(ASCA) - Roma, 3 dic - Il numero dei militari italiani che andranno ad accrescere il contingente italiano in Afghanistan e' ancora da definire e sara' definitivo solo dopo l'incontro previsto tra il ministro degli Esteri Frattini e il segretario di stato Usa, Hillary Clinton. E l'annuncio verra' comunque fatto dal presidente del Consiglio.
Lo ha precisato il ministro della Difesa Ignazio La Russa dopo le interviste, sua e dell'ambasciatore Usa a Roma David Thorne, in cui sono state ricavate le indicazioni di 1.500 nuovi militari. ''Sia io che l'ambasciatore americano non abbiamo dato numeri: la cifra di mille e' stata ricavata dal contesto del discorso con i giornalisti e alla luce della notizia che era rimbalzata da Parigi dove Le Monde ha scritto che all'Italia era stato chiesto un contributo di 1.500 uomini. Io -spiega La Russa- ho detto che era una cifra vicino al vero, quella della richiesta che ci e' stata rivolta, e che probabilmente sara' molto inferiore. Ribadisco che il numero definitivo, che potra' essere quello ma che puo' anche essere diverso, comunque verra' definito dal governo dopo che avverra' l'incontro decisivo tra il ministro degli Esteri Frattini e la signora Clinton, segretario di stato americano. C'e' un orientamento ben definito pero' sara' il governo a doverlo dire e l'annunceremo col presidente del Consiglio''. ''Posso invece dire -ha aggiunto il ministro- che l'intendimento italiano e' quello di guardare con attenzione alla nuova strategia della Nato, della nuova strategia del generale McChrystal fatta propria anche dal presidente Obama che ne ha parlato col presidente Berlusconi in una lunga telefonata''. La Russa ha detto di essere pronto a riferire al Parlamento, ma per farlo deve essere chiamato e che comunque e' bene aspettare l'incontro Frattini-Clinton. La Russa ha indicato come positivo il fatto che con la nuova strategia ''l'orizzonte temporale dell'impegno in Afghanistan non e' piu' indefinito''. Per il resto non ci sono novita' di rilievo: l'Italia continua ad essere presente e le regole d'ingaggio non cambieranno (''i nostri aerei, ad esempio, non faranno bombardamenti e come noto volano materialmente senza bombe''). Per quanto riguarda lo scenario ''non credo -ha commentato- che sara' peggiore di quello attuale'' anche se e' prevedibile ''un piu' alto grado dio rischio''. Sui costi aggiuntivi, La Russa ha confermato che si tratta di un impegno con proiezione di 14 mesi almento, quindi se ne parlera' alla fine del primo semestre o all'inizio del secondo del 2010.