La rabbia e l'orgoglio
(riceviamo e pubblichiamo): Essere di destra comporta rischi e doveri, pochi diritti e tanto onore.
Le elezioni regionali si svolgeranno tra pochi mesi e vedo nel paronama cieli poco azzurri, situazioni difficili da comprendere o da capire. La destra italiana, quella sociale per intenderci, sarà divisa come sta succendendo da anni, una divisione che allontana sempre più gli elettori, incapaci di capire quello che succede nella nostra area.
"La Destra" di Francesco Storace molto probabilmente si alleerà con il Pdl a condizione che identità e simboli restino ben visibili, mentre la Fiamma Tricolore e Forza Nuova andranno da sole alle elezioni regionali.
Chi vi scrive è orgoglioso di essere un ragazzo di destra che vuole credere in un Stato più presente per i cittadini, che ponga come priorità gli aiuti alle famiglie, in difficolta negli ultimi anni perfino ad arrivare alla terza settimana del mese.
Ed è per questo che non capisco la divisione della destra, i segretari politici delle varie sigle dell'area si ostinano a
"coltivare" il proprio orticello, non comprendendo che la gente vuole unione e non divisione.
La rabbia che provo in questo momento è non capire che l'unione dei partiti di destra è essenziale per dare delle risposte alle famiglie italiane e agli elettori che -nel tempo- si sono allontanati da noi perchè confusi, lasciate nel loro povero destino di vittime sacrificate, di essere intransigenti verso i clandestini che delinquono, stuprano e portano deliquenza in Italia.
Detto questo sono orgoglioso di avere ideali e radici di destra, che non moriranno mai, nonostante le folli politiche dei ducetti che abbiamo in casa, che non guardano all'interesse del popolo di destra ma solo alle loro poltrone.