La politica del Grande Fratello
di Elia Pirone
Se qualcuno vi dice, così per ridere, di non interessarsi alla politica odierna perché assomiglia a un film porno sboccato, volgare, osceno e perverso, non ridete. E’ la verità. Sembra che la politica italiana non possa prescindere dall’attività sessuale (meglio se torbida e immorale) dei suoi protagonisti, squallidi pornoattori alle prese con quello che sembra essere un grande, sempiterno (e alla lunga noioso) film pornografico.
Chi potrebbe negarlo? La notizia più recente riguarda un presunto video hard che, secondo il sito degli antagonisti rossi, Indymedia, vedrebbe coinvolti Alessandra Mussolini (PDL) e Roberto Fiore, leader di Forza Nuova.
Un video ripreso dalle telecamere di sorveglianza della sede di Forza Nuova, quando non esistono telecamere nelle sedi del partito…
Ma, come il lettore che sia un minimo attento saprà, questo non è un unicum nelle vicende politiche a partire dall’avvento di questa legislatura. Vogliamo ricordare il cosiddetto “caso Marrazzo”, nel quale il presidente della Regione Lazio si è trovato invischiato in una brutta storia di sesso, trans e droga? Con tutto il baccano che, inevitabilmente, ne è seguito e l’ennesimo ritorno della “questione morale” più o meno dibattuta, più o meno temuta e presentata in mille modi diversi.
E come dimenticare le infinite polemiche circa il comportamento inadeguato e scandaloso del presidente del Consiglio, nel ruolo di organizzatore di festini e/o incontri piccanti non proprio conformi alla morale con persone il cui lavoro è inequivocabile? E’ uscito di tutto: intercettazioni telefoniche, foto, video. Persino accuse da Veronica Lario, che ha definito Berlusconi uno a cui piacciono le minorenni, un pedofilo quindi. Se tutto questo sia vero, o lo sia solo in parte, o magari per nulla, chi scrive non intende dichiararlo in questa sede. Il sottoscritto vuole indirizzare l’attenzione dei lettori al fatto che la politica di oggi sia diventata un acquitrino di scandali, meglio se a sfondo sessuale.
Un po’ come, se ci pensate, il Grande Fratello, che sfrutta l’ignoranza, l’arroganza e l’ottusità dei suoi protagonisti quando questi (e accade spesso, per non dire sempre) si esibiscono in alterchi ridicoli, mettendo in essere il più squallido degli spettacoli. E tutto questo perché è un programma “senza idee”. Allo stesso modo, una politica senza valori e ideali non può che rendersi “attraente” (per quanto sia chiaro che è un termine del tutto inappropriato) agli occhi dei “dormienti” (Eraclito docet) per mezzo di scandali di ogni tipo.
La politica del Grande Fratello, insomma.