Immigrati, la proposta di Rutelli: «Diamo la cittadinanza a chi tiene separati credo e Stato»
Anche Rutelli interviene nel dibattito politico che vede al centro della discussione il concedere la cittadinanza (o anche il diritto di voto) ai cittadini extracomunitari. Secondo Rutelli una nuova legge deve essere fatta e deve contenere «l'obbligo per chi voglia diventare italiano, o voglia ottenere il diritto di voto, di una dichiarazione-giuramento che coinvolga anche la separazione tra religione e Stato. Non basta un riferimento generale ai principi costituzionali».
Così, dunque, si è espresso l'ex presidente del Copasir Francesco Rutelli in un'intervista al Corriere della Sera apparsa questa mattina. Se si raggiungesse questo tragurdo, spiega in sintesi Rutelli, «sarebbe un momento simbolico alto, perchè dobbiamo sposare l'Islam moderato e valutare a fondo la larga parte di Islam che esclude laicità e pluralismo, un nucleo sostanzialmente estraneo alla democrazia».
L'ex margheritano si dice consapevole che la cittadinanza deve accompagnare l'integrazione, sulla strada aperta dai ministri Pisanu e Amato. Cittadinanza in Italia deve significare anche uguaglianza tra uomo e donna. La dignità della donna è un punto di diversità fondamentale rispetto all'Islam. Gli anni di attesa si possono ridurre, ma il criterio dell'anzianità non soddisfa. Vanno introdotti anche criteri "qualitativi".