Finanziaria, si accelera l'iter degli emendamenti alla Camera
(ASCA) - Roma, 4 dic - Oggi dovrebbe essere una giornata decisiva per l'iter della legge finanziaria alla Camera. La discussione nella Commissione bilancio prevede infatti l'avvio delle votazioni sugli emendamenti. Ieri sera si e' discusso sull'ammissibilita' dei nuovi testi presentati dal governo con la presenza di Giulio Tremonti, ministro dell'Economia, mentre oggi scade la possibilita' di presentare ulteriori emendamenti.
Tra le novita', il governo, ha dovuto riscrivere l'emendamento sullo scudo fiscale in ottemperanza alla richiesta della Commissione bilancio di specificare le autorizzazioni di spesa per grandi comparti. Il testo iniziale prevedeva solo le voci a cui destinare le eventuali maggiori entrate (partecipazione alle missioni internazionali di pace, proroga del 5 per mille, giustizia e universita'). E' stato nel frattempo approvato il Patto per la salute tra governo e Regioni. L'emendamento del governo su questo punto prevede un nuovo tetto di finanziamento del servizio sanitario cui concorre lo Stato per il triennio 2010-2012.
E' previsto un incremento pari a 1,6 miliardi di euro per il 2010 e 1,719 per il 2011. Per il 2012 l'incremento e' del 2,8%. Lo stesso emendamento sul Patto della salute stabilisce che le Regioni che abbiano un deficit superiore al 5% nel settore sanitario senza specifici piani di rientro subiranno un aumento automatico dello 0,15% dell'aliquota Irap e dello 0,30% dell'aliquota Irpef. dell'Irap e dell'addizionale Irpef. A preoccupare gli amministratori locali, oltre alle nuove norme nel settore sanitario, e' l'emendamento formulato dal governo sul Codice delle autonomie. I tagli ai trasferimenti agli enti locali si aggirano sui 290 milioni in tre anni. Sono ridotti di 20 milioni i fondi destinati a Comuni e Province nel 2010 che diventano 115 nel 2011 e 165 nel 2012. Lo stesso emendamento da' la possibilita' ai Comuni di ridurre il numero di consiglieri e assessori, di funzionari e dirigenti per colmare le mancate entrate che deriveranno dai tagli (l'emendamento stabilisce che gli stipendi dei consiglieri regionali non possano superare quelli dei parlamentari).
Un ulteriore risparmio pari a 35 milioni annui dal 2010 e' previsto dalla riduzione del finanziamento alle comunita' montane: un risparmio che si prevede ammonti a 300 milioni nel corso di tre anni. I Comuni potranno intanto rimborsare le spese sostenute dalle ''ronde''. Lo stabilisce il comma di un emendamento della maggioranza presentato su pressione della Lega. L'onorevole Massimo Corsaro, relatore sulla finanziaria, ha illustrato anche un emendamento che prevede il varo della Banca del Sud, una decisione da tempo allo studio della maggioranza ma che finora non aveva avuto un convinto via libera (al Senato l'emendamento presentato in Aula era stato ritenuto inammissibile perche' non stato discusso dalla Commissione bilancio). Le nuove misure per gli enti locali hanno provocato la reazione dei sindaci, che hanno deciso di tenere giovedi' 10 dicembre un consiglio straordinario dell'Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) in piazza Montecitorio proprio in concomitanza con il dibattito in Aula sulla finanziaria.
I Comuni chiedono chiarimenti sui mancati rimborsi compensativi del minore gettito dovuto al taglio dell'Ici sulla prima casa, la definizione delle norme raccolte nel Codice delle autonomie e avanzano la richiesta di modificare i vincoli del ''patto di stabilita''' ritenuti troppo rigidi per favorire gli investimenti.
Spiega Sergio Chiamparino, sindaco di Torino e presidente dell'Anci: ''Abbiamo deciso di indire per giovedi' prossimo, giorno in cui dovrebbe aprirsi la discussione sulla Finanziaria in Aula, una mobilitazione davanti a Montecitorio con un consiglio nazionale straordinario dell'Anci all'aperto nel quale sono invitati tutti i sindaci d'Italia''. Chiamparino auspica un accordo con il governo ma non esclude nuove mobilitazioni. ''Quello del 10 dicembre sara' un appuntamento di riflessione, decisione e mobilitazione'', conclude. L'onorevole Corsaro ha infine annunciato un emendamento omnibus che serve a recepire alcune proposte della maggioranza: sara' pari a 4 miliardi senza prevedere nuove risorse, dal momento che si limitera' a rimodulare risorse gia' presenti nel bilancio dello Stato.