...ed il Pd non vuole CasaPound a Modena
Esistono gli estremi per il reato di apologia di fascismo? C’è l’intenzione di procedere legalmente dopo l’incappucciamento notturno a danno dei parchimetri? Esiste un’autorizzazione ufficiale da parte del Comune per aprire una sede modenese dell’associazione Casa Pound?
E’ quanto chiede l’interrogazione presentata dal gruppo consiliare del Pd dopo l’azione dimostrativa rivendicata nei giorni scorsi dall’associazione culturale di estrema destra “Casa Pound”. L’interrogazione è firmata dal capogruppo Paolo Trande e dai consiglieri Giulia Morini, Giulio Guerzoni, Luigi Alberto Pini.
«Molte città italiane – dichiara Giulia Morini, consigliera Pd, prima firmataria dell’interrogazione – hanno visto la nascita di Casa Pound, centro sociale di estrema destra che fa dichiaratamente riferimento alla galassia neo-fascista. Ma chi ha autorizzato l’istituzione di questo Centro? A Roma, Napoli e Milano i militanti di Casa Pound si sono distinti per i metodi violenti di matrice squadrista: occupazioni di edifici, attacchi incendiari, spedizioni punitive armate, etc. Metodi che nulla hanno a che fare con la legale e democratica iniziativa politica e civile. Anche la recente protesta contro i parchimetri dei viali ha un tono inquietante e non vorremmo che fosse solo l’inizio».
«Con questa interrogazione – aggiunge Giulia Morini – chiediamo all’Amministrazione Comunale, nel pieno rispetto delle leggi, di mantenere alta la vigilanza sulle attività di questa formazione neo-fascista. E’ necessario ricordarsi che Modena è città medaglia d’oro per la Resistenza e proprio per questo motivo non è tollerabile alcun insediamento di soggetti che fanno riferimento esplicitamente ai simboli e alle idee del fascismo e del nazismo». (fonte:www.sassuolo2000.it)