E' polemica sul film "Francesca", un'offesa ad Alessandra Mussolini.
Ancora polemiche sul film romeno 'Francesca' di Bobby Paunescu, appassionato ritratto della Romania di oggi molto applaudito alla Mostra del cinema di Venezia. Al centro della vicenda tutti i guasti capitalistici post Ceausescu e il forte razzismo interno (contro i rom) ed esterno contro gli italiani, nonostante il sogno della protagonista sia lavorare in Italia.
Lunedì si è svolta una prima udienza del ricorso ex art. 700 chiesto di Alessandra Mussolini per bloccare l’uscita della pellicola che si apre con un personaggio che alla parlamentare dà della "troia" perché vuole ammazzare tutti i romeni. Il giudice del tribunale civile di Roma sta visionando il film, ha già ascoltato il legale dell'onorevole e quello della Fandango che distribuisce il film, nonché lo stesso Domenico Procacci. "Siamo pronti a difendere la pellicola integralmente, siamo convinti che il giudice dopo aver visto il film ci darà ragione, se così non fosse potremmo usare un bip per coprire l’epiteto, e anche l’insulto che lo stesso personaggio dice in riferimento al sindaco di Verona, oppure, ricorrere in appello e far slittare l’uscita nelle sale", ha spiegato oggi Procacci.
Solidarietà alla deputata è giunta dalla collega Gabriella Carlucci (Pdl) e da Aldo Di Biagio, Responsabile Italiani nel Mondo del Pdl secondo cui la Fandango starebbe strumentalizzando inopportunamente il diritto di critica e di cronaca.
Il film 'Francesca' prende spunto dal fatto tragico dell’uccisione a Roma di Giovanna Reggiani nel 2007, uccisa dal romeno Mailat e dall’ondata di odio razzista che si scatenò in Italia verso la Romania. "Mailat non ha commesso solo quell’omicidio, ha fatto gravissimi danni ai rapporti tra l’Italia e la Romania e ha reso la vita ancora più dura al popolo rom", ha detto Paunescu. La percezione degli italiani come razzisti, ha avuto in Romania, l’on. Mussolini "come simbolo dell’intolleranza" verso i romeni.
«Condanno nettamente la scelta del produttore Domenico Procacci di difendere una pellicola in cui viene offesa Alessandra Mussolini, una parlamentare che forse ha il peccato originale di essere politicamente schierata, probabilmente da una parte diversa da quella del produttore stesso». Lo ha affermato Jole Santelli, parlamentare del Pdl e vice presidente della commissione Affari Costituzionali, che e’ intervenuta in aula alla Camera per stigmatizzare una scena del film ’Francesca’, diretto dal regista rumeno Bobby Paunescu. "Anche il cinema riesce a trasformarsi in strumento di lotta politica ma nell’offesa a Alessandra Mussolini, contenuta nel film ’Francesca’ c’e’ anche l’offesa alla donna e anche su questo ci aspettiamo una chiara presa di posizione da parte delle donne del centrosinistra. Sia la Fandango che il giudice che consentono l’offesa e il dileggio di una persona si assumono la responsabilita’ delle conseguenze di un tale gesto". (da "votaberlusconi.it" e "quotidianonet.ilsole24ore.com")