Buontempo e Storace su Fini
Intanto il Fini-sì, Fini-no è oggetto di discussione anche all'interno delle anime di An e dintorni. Per Francesco Storace, Fini, "o recitava in quel periodo, da leader dell'Msi, o recita adesso", mentre secondo Teodoro Buontempo, a lungo deputato di An, "certe posizioni, oggi per molti sorprendenti, Gianfranco le ha sempre avute". Diversa la valutazione dell'"evoluzione" del Fini-pensiero da parte di due ex compagni di partito raccolte dal Corriere della Sera. Il "vero talento" di Fini, spiega Storace, è essere "bravissimo a galleggiare". Racconta Storace: "2002, presidenziali francesi. Arriva la notizia che Le Pen, gran capo della destra francese accusato di xenofobia, va al ballottaggio con Chirac. Leggo la notizia e telefono a Fini" che era "felice. Anzi no: tra l'eccitato e l'entusiasta". Ricordi un po' diversi sono invece quelli di Buontempo. "Se scavo nella memoria - racconta - beh, certe posizioni, oggi per molti sorprendenti, Gianfranco le ha sempre avute. Sui temi della giustizia sociale, o su quelli dell'integrazione, sul diritto alla cittadinanza". "Io me lo ricordo - insiste - Fini a cena che mi diceva: scusa, ma ti pare che un ragazzino somalo, che nasce a Roma parla romano e tifa per la Roma, non debba essere considerato italiano?".