Bologna, acqua: azione notturna di Gioventù Italiana
BOLOGNA - “Stanotte abbiamo messo in atto una protesta contro il decreto Ronchi, con il quale il Governo Italiano ha di fatto privatizzato l’acqua. Se è vero che essa resta formalmente un bene pubblico, è però innegabile che la liberalizzazione della sua gestione lascia campo libero alle speculazioni dei privati. In altri Paesi d’Europa hanno pagato prima di noi questo scotto, con costi incrementati fino al 70 % per i cittadini, ed ora si fa marcia indietro.
Abbiamo dunque “addobbato” le principali fontane della città ( tra le quali quelle situate in piazza del Nettuno, via Ugo Bassi e piazza dei Martiri ) utilizzando cartelli con su scritto “venduta” (“per info e “ringraziamenti” contattare il ministro Ronchi, i parlamentari del Popolo della libertà, della Lega Nord, del MPA, dei Cristiano sociali), rappresentando simbolicamente la cessione di un bene fondamentale come l’acqua. Due striscioni sono inoltre stati affissi ai cancelli della sede centrale di Hera; nel primo abbiamo scritto “in svendita”, facendo chiaro riferimento all’imminente probabile ingresso di cospicui capitali privati nel gruppo, e nel secondo: “vendesi anche pioggia e vento”, amara e non troppo ironica profezia fondata sulle abitudini di una classe politica che si appropria del bene comune per venderlo al miglior offerente.
Siamo stufi di vedere Governi avvicendarsi, entrando ed uscendo in ginocchio dalle stanze del Potere, piegati al cospetto del grande capitale apatride.“
Antonio Del Prete
Segr. Regionale "Gioventù Italiana"