Berlusconi su Spatuzza: «Confido nel buon senso degli italiani»
Torino, 5 dic. (Adnkronos/Ign) - "Non ho fatto nessun commento a questo perché confido sempre nella capacità di giudizio e nel buonsenso degli italiani". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a margine dell'inaugurazione dell'Alta velocità Torino-Milano, ha risposto ai cronisti che gli domandavano un commento sulle dichiarazioni rese ieri in aula a Torino dal pentito Gaspare Spatuzza.
Il premier ha commentato anche le due operazioni portate a termine con l'arresto di due superlatitanti. "Dopo una preparazione molto accurata - ha detto Berlusconi - le nostre forze dell'ordine hanno effettuato due colpi straordinari a Palermo e a Milano. A Palermo siamo riusciti a catturare Gianni Nicchi che è il numero due di Cosa nostra e a Milano abbiamo catturato Danilo Fidanzati che è il numero tre di Cosa nostra''. Si tratta di operazioni ''brillantissime''.
"Siamo il governo che ha fatto di più contro la mafia negli ultimi venti anni - ha poi dichiarato il presidente del Consiglio - abbiamo sequestrato 6 miliardi di contanti e di beni alla criminalità organizzata e arrestato 17 dei 30 latitanti più pericolosi".
Intanto le dichiarazioni di Spatuzza continuano a far discutere. Come ''balle'' e ''storie'' le liquida il leader della Lega Nord, Umberto Bossi. ''Se doveva parlare parlava anni fa" dice il Senatur. "Questo governo - ha sottolineato - ha legnato pesantemente la mafia e la mafia non sta con le mani in tasca secondo me, si ribella".
E come ''farneticazioni'' le bolla il ministro dell'Interno, Roberto Maroni. ''Le dichiarazioni rese ieri da Spatuzza che indicano Silvio Berlusconi come il mandante delle stragi di mafia del '93 - rimarca Maroni - sono delle farneticazioni dettate da chi vuole colpire un governo che ha fatto contro la mafia molto più di qualsiasi altro governo''.
''Spatuzza si è inventato le accuse contro il premier'' secondo il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli. ''Ho fatto parte della commissione antimafia - ricorda - e mi sono fatto un'idea, i pentiti sono mafiosi che prima di essere arrestati cercano accordi con le istituzioni per aggiustare i processi e vincere gli appalti, mentre dopo - ha concluso - cercano di non stare in galera''.