Berlusconi, Spatuzza o Prodi?

Pubblicato il da A tutta destra

di Marco Principe

Con la giornata del "No B-Day" la sinistra italiana ha esaurito le cartucce a disposizione per sparare sul Governo di Silvio Berlusconi. Dopo che questa odierna giornata, uggiosa, era stata preceduta da una sceneggiata di Spatuzza in Tribunale. Ed è molto facile che già da lunedì prossimo Bersani, Di Pietro e i leader dell'estrema sinistra non riescano più a diffondere uno straccio di comunicato stampa per "mancanza di accuse". Godranno, probabilmente, dell'attenuante che ci troveremo alla vigilia della festa dedicata all'Immacolata e che durante i giorni festivi l'attività politica si dilegua.
Sia ben chiara una cosa: chi vi scrive non ama il Pdl, non condivide molte scelte fatte da questo attuale Governo (per esempio, la privatizzazione dell'acqua)  e soffre di crisi di rigetto ogni qualvolta gli torna in mente che quel signore di nome Gianfranco Fini è il Presidente della Camera dei Deputati.
Ora, in questi giorni mi sono più volte chiesto cosa sarebbe stata dell'Italia, la nostra Italia, se questi due anni di grave crisi economica fossero stati gestiti dal Governo Prodi; se anzichè Tremonti avessimo avuto come Ministro dell'economia Di Pietro, o il camaleonte Mastella, o il baffuto D'Alema. Mi sono anche preoccupato di proporzionare i dati degli arresti di mafia compiuti dalla cordata berlusconiana con quelli della gestione Prodi: è un dato oggettivo, non vale neanche la pena di pubblicarne i "numeri". 
Il problema è proprio questo: alla fin fine Berlusconi arresta i mafiosi che Prodi non ha arrestato. E la sinistra si mette a fare il tifo per un pluriomicida mafioso che si ricorda di parlare dopo 15 anni. Già, un pluriomicida. Un uomo che ha compiuto 40 omicidi, che ha partecipato a 6 stragi e che ha sciolto nell'acido (che uomo!) un bambino. E che anzichè starsene in carcere a respirare polvere e muffa, a bere acqua e a mangiare un quartino di pagnotta, gode della protezione dello Stato e si becca fior di quattrini per recitare sceneggiate e telenovelas in aule di Tribunali.  A proposito, ma voi sapete come funziona un programma di "protezione"? In linea di massima così: ai pentiti gli danno una nuova identita', una casa e un vitalizio e non fanno un giorno di carcere.
Non godendo di una tv satellitare qui in redazione (la povertà di chi opera un giornalismo di "fogna" non permette l'acquisto dell'abbonamento Sky), ieri abbiamo ascoltato attentamente la diretta radiofonica del signor Spatuzza. Non ricordo per quante ore, esattamente. Ma alla fine Spatuzza ha detto di non aver niente da dire. Ha raccontato di non aver nulla da raccontare. Non ha detto nulla! Ha riferito storie e fatti  "per sentito dire". Esattamente come se stesse tra quattro o cinque amici al bar dello sport o a fine pranzo, tra le pareti della cucina, tra amici e parenti. 
Con gli uomini della sinistra a tifare per lui. Contenti loro...

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