Bergamo, porte in faccia a CasaPound: la "Casa del Giovane" non ci vuole

Pubblicato il da A tutta destra

La Casa del Giovane dice no a Casa Pound. Lo denuncia la stessa associazione di estrema destra, lamentando di aver visto respinta la propria richiesta di poter svolgere nel centro di via Gavazzeni la conferenza “C’era una volta il Candido storia di un giornale controcorrente”. Secondo i responsabili di Casa Pound don Lucio Donghi avrebbe negato la sala "per motivi di ordine pubblico, senza nemmeno aver consultato il Prefetto o il Sindaco". Probabilmente hanno pesato le tensioni createsi in città in occasione dell'ultimo incontro di Casa Pound.
"Preferisco non aver problemi, al massimo la sala da un'altra parte ve la pago io" avrebbe detto don Donghi per sottrarsi all'imbarazzante richiesta, come hanno riferito gli stessi rappresentanti dell'associazione.
Interpellato per una replica il sacerdote ha preferito non rilasciare dichiarazioni sulla questione.
"Un atteggiamento che non ci saremmo davvero aspettati - attacca Mirko Ferrari, responsabile di Casa Pound Bergamo - evidentemente la Casa del Giovane è in ostaggio di chi a Bergamo semina l’odio e la discordia anche se in realtà, predica la tolleranza e il dialogo. Mai come oggi vediamo lo stesso atteggiamento nelle istituzioni  ecclesiali e nella sinistra istituzionale e extraparlamentare. Casa Pound Bergamo denuncia quindi una connivenza di idee ed ambienti di queste due parti". Infine, l'associazione conferma che comunque l'incontro si terrà il 27 novembre come previsto, anche se in un luogo ancora da definire: "La conferenza si terrà comunque nei tempi e nei modi prestabiliti". (fonte:/www.bergamonews.it).
 

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