A Storace ("La Destra") il processo breve non dispiace
Scrive il Segretario de "La Destra" sul suo blog oggi: «A proposito di processo breve, vorrei sapere se è uno scandalo o no che per giudicare se un editoriale di prima pagina fu diffamatorio o no, il relativo processo debba celebrarsi tre anni e mezzo dopo. Non è una vergogna che si debba aspettare così a lungo?».
Francesco Storace implicitamente si dice favorevole al processo breve, argomento in discussione proprio in questi giorni nelle aule parlamentari e che sta facendo registrare un acceso dibattito tra i fautori della proposta (la maggioranza Pdl-Lega Nord) e le opposizioni.
«Nel marzo 2006 mi dimisi da ministro. -racconta Storace- Non avevo ricevuto neppure un avviso di garanzia, eppure mi trovai sbattuto in prima pagina come a capo di una banda di spioni. Da quell’accusa non sono mai stato chiamato a rispondere in nessun tribunale. Eppure, il giorno delle mie dimissioni il più pesante fu Marcello Sorgi che, in un editoriale su La Stampa di Torino, non esitò a scrivere che avevo ordinato di intercettare Alessandra Mussolini e Piero Marrazzo (e per fortuna non abitavo vicino via Gradoli). Mi dimisi per non barricarmi a palazzo, ma per Sorgi ero una specie di 007. Per giudicare sulla mia querela per quell’articolo diffamatorio oggi, 1400 giorni dopo, si è aperto il processo a Torino. E’ giustizia questa?».